ENPAM ha recentemente introdotto un contributo del 4% a carico dei medici specialisti che esercitano in strutture private accreditate con il SSN, prevedendo l’obbligo nei confronti di tali strutture di trattenere il contributo per poi versarlo all’Istituto previdenziale.
Come segnalato in una precedente comunicazione, “Contributo ENPAM aggiuntivo per Specialisti esterni: ripensiamoci” sono giunte all’Ordine di Milano numerose lettere di lamentela da parte di Iscritti sottoposti a questo nuovo contributo, che va ad erodere il già misero compenso loro erogato da parte delle strutture private accreditate con il Ssn. Roberto Carlo Rossi ha inviato una lettera al presidente ENPAM Alberto Oliveti evidenziando le criticità del provvedimento, che rischia di generare la rinuncia ad un’attività lavorativa da parte dei medici e un ulteriore allungamento delle liste di attesa, e chiedendone la revisione.
Il Tar del Lazio, con ordinanza n. 58/2024, ha recentemente sospeso tale provvedimento e, nelle more di una pronuncia di merito (udienza fissata il 20 marzo 2024), ha stabilito che i medici specialisti potranno continuare a pagare il contributo del 4% direttamente ad ENPAM entro il 31 marzo, senza necessità di alcun intervento da parte delle strutture in cui lavorano.
Enpam da parte sua ha rinviato al 30 giugno il termine per versare il nuovo contributo del 4% a carico dei professionisti, mentre rimane fissato al 31 marzo il consueto termine per il pagamento del contributo del 2% che è a carico delle strutture sanitarie.
Sono allo studio, da parte del Consiglio di amministrazione di ENPAM, misure per alleggerire il peso di questo nuovo contributo sui medici e sugli odontoiatri.
Rimaniamo in attesa quindi di tali auspicabili provvedimenti e del giudizio di merito del TAR.