FAD OMCeOMI: “Dengue, West Nile e altre arbovirosi: cosa dobbiamo sapere”

COMUNICATO STAMPA

Il 7 novembre medici a scuola di virus autoctoni e ‘importati’: un corso dell’Ordine di Milano
Arbovirosi, oltre 100 specie minacciano la salute pubblica
Record in Lombardia: 97 casi di Dengue e 53 di West Nile

Cambiamenti climatici, viaggi e turismo intercontinentale e scambi commerciali hanno incrementato la diffusione e la riproduzione di nuove specie di arbovirus in Italia.
La formazione dei medici resta il primo passo per la prevenzione e l’individuazione dei casi

Milano, 7 novembre 2023 – West Nile, Usutu, Toscana, TBE (encefalite da zecca): sono solo alcune delle arbovirosi autoctone maggiormente presenti in Italia, cui si aggiungono quelle di importazione, come Chikungunya, Zika e Dengue: di quest’ultima si contano ora anche casi autoctoni. Solo in Lombardia parliamo complessivamente di oltre 200 casi nel 2023, di cui 97 di Dengue (su 298 in Italia*). La West Nile, arbovirosi autoctona, segna 283 casi dall’inizio di maggio, di cui 166 nella forma neuro-invasiva e una maggior frequenza sempre in Lombardia: 53 casi confermati e 8 decessi sui 17 notificati. Spesso sottostimate, le arbovirosi – causate da oltre 100 specie virali – sono malattie infettive trasmesse da zanzare, zecche e pappataci. Un semplice morso o una puntura sono un veicolo potenziale e sufficiente per sviluppare nell’uomo specifiche malattie, anche in forma grave e/o letale. Le arbovirosi costituiscono, quindi, un importante problema di sanità pubblica mondiale, Italia compresa, dove il fenomeno è in sensibile crescita. Cambiamenti climatici, aumento dei viaggi intercontinentali, scambi commerciali hanno favorito l’importazione e la riproduzione sul nostro territorio di nuove specie di vettori provenienti da altri Paesi e l’ampliamento dell’area di distribuzione di specie indigene. L’Ordine provinciale dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Milano è impegnato nella formazione dei propri iscritti con iniziative e corsi accreditati. Formazione dei medici significa infatti prevenzione e informazione ai pazienti. Un corso è in programma il 7 novembre (FAD sincrona “Dengue, West Nile e altre arbovirosi: cosa dobbiamo sapere”) con relatori come  Stefano Rusconi (Direttore della S. C. Malattie Infettive Ospedale di Legnano – Università di Milano) Marino Faccini (Direttore Dipartimento Prevenzione ATS Milano), Massimo Galli (Specialista Malattie Infettive, illustre e noto cultore della materia), Gabriele Pagani (Specialista in Malattie Infettive e Tropicali all’Ospedale di Legnano), che affronteranno epidemiologia, diffusione, prevenzione, approcci terapeutici, posizionamento rispetto ad altre malattie infettive, nuovi scenari, con un focus sulla malattia di Dengue. Per iscriversi: www.omceomi-ecm.it. (consultare la Brochure per le modalità di partecipazione)

“Questo corso – dichiara Roberto Carlo Rossi, presidente Omceomi – nasce anche come risposta a un bisogno territoriale: i bollettini periodici del sistema nazionale di sorveglianza delle arbovirosi segnalano dal 1° gennaio al 24 ottobre 2023, 298 casi di Dengue di cui 65 autoctoni, e di questi 97 registrati nella sola Lombardia che si conferma la regione con la maggior prevalenza di eventi. Non va meglio per altre forme di malattia: si osserva ad esempio un aumento di malattia West Nile, arbovirosi autoctona, con 283 casi dall’inizio di maggio, di cui 166 nella forma neuro-invasiva e una maggior frequenza sempre in Lombardia: 53 casi confermati e 8 decessi sui 17 notificati. Sebbene la trasmissione sia da considerarsi ancora limitata, non va sottostimata la progressione in costante aumento: segnalazioni e casi di arbovirosi possono essere monitorati sul sito dell’Istituto Superiore di Sanità (https://www.epicentro.iss.it/arbovirosi/dashboard), costantemente aggiornato”.

“In funzione dei numeri in costante crescita in Italia e nel mondo – continua Maria Grazia Manfredi, specialista in malattie infettive, consigliera dell’Ordine dei Medici di Milano e responsabile del corso – è necessario avviare misure di sicurezza: da un lato, come indicato dal Piano Nazionale di prevenzione, sorveglianza e risposta alle Arbovirosi 2020-2025, è fondamentale l’adozione di strumenti di lotta contro gli insetti vettori e di sistemi di sorveglianza sanitaria, anche veterinaria, che limitino l’introduzione dei virus nel nostro paese e/o la trasmissione delle malattie attraverso insetti competenti. Dall’altro è importante che i medici siano formati a riconoscere tempestivamente i sintomi di arbovirosi, al fine di fornire un’assistenza medica adeguata ai pazienti, segnalare tempestivamente i casi e offrire un counselling efficace ai cittadini riguardo azioni di prevenzione della diffusione degli insetti vettori. Infatti, mancando una profilassi vaccinale specifica (ad eccezione della Dengue, per la quale è stato approvato recentemente un vaccino) l’utilizzo di misure di protezione, come repellenti, zanzariere, abiti adeguati, e l’attenzione all’ambiente riducendo la possibilità di replicazione degli insetti, rappresentano ad oggi la migliore strategia contenitiva e preventiva alle arbovirosi”.

“Ancora una volta – conclude il presidente Rossi – le variazioni climatiche e ambientali condizionano in misura rilevante le nostre vite a testimonianza che la salute del pianeta coincide con la nostra salute e dove l’approccio One Health merita sempre maggiore considerazione. E ancora una volta l’Ordine di Milano mette in scena un aggiornamento di taglio il più possibile pratico e su tematiche d’attualità, che auspichiamo siano davvero utili per la professione e quindi per i cittadini”.

Fonte ISS: https://www.epicentro.iss.it/arbovirosi/dashboard

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