Si è svolto il 10 novembre 2017 presso la sala della Stalla dell’Abbazia di Mirasole il processo all’alimento latte. Il procedimento si è concluso, dopo un interessante e divertente dibattimento, con la richiesta da parte del pubblico ministero della “assoluzione per insufficienza di prove”.
Dopo la riunione in camera di consiglio, il tribunale ha espresso la seguente sentenza.
In nome del popolo italiano il tribunale visto l’articolo 530 comma primo, codice di procedura penale assolve l’imputato perché il fatto non sussiste. Dispone la restituzione all’avente diritto dell’alimento in sequestro. Le motivazioni sono contestuali.
Il pubblico ministero ha contestato un reato che è il commercio di sostanze alimentari nocive, il cui bene giuridico tutelato è la salute pubblica, cosicché l’elemento materiale che potrebbe integrare questo reato è l’accertamento di attitudini concrete e fondate su elementi obiettivi, affinché il prodotto messo in commercio possa potenzialmente arrecare un danno alla salute. In particolare siamo in presenza di un reato di pericolo, che poiché il prodotto possa avere attitudine ad arrecare nocumento alla salute pubblica, occorre un accertamento non basato su considerazioni estranee da un punto di vista della scienza o comunque dell’accertamento peritale. È importante quindi che il giudice al di fuori di indagini peritali, possa acquisire però da elementi validamente scientifici e validamente testati, la concreta certezza che l’alimento posto in commercio sia realmente e crei realmente nocumento alla salute pubblica. Per quanto riguarda le evenienze istruttorie, ha ritenuto il tribunale che non esistano ad oggi studi accreditati presso le più autorevoli Comunità Scientifiche, che evidenzino una caratteristica di pericolosità per la salute per l’alimento latte. In particolare (questo riguarda tutti i profili d’imputazione), con riferimento a intolleranze e allergie, è stato accertato che si tratta perlopiù di un fattore ascrivibile al consumatore, alle caratteristiche del consumatore e non già al prodotto di per sé. Si considera comunque per una corretta assunzione del prodotto e dell’alimento, di seguire le linee guida dell’Istituto Superiore di Sanità, perché l’alimento presenta comunque delle caratteristiche nutrizionali di non esaustività sul piano dell’apporto, e soprattutto deve essere assunto in relazione a variazioni che riguardano genere, età e a particolari condizioni del consumatore. L’udienza è tolta.