Spesso riceviamo la richiesta di fornire un elenco “ufficiale” dei farmaci d’emergenza da detenere in uno studio odontoiatrico, spesso e volentieri nell’intento di sentirsi “protetti” nel caso di una ispezione dei NAS o delle ASL.
In realtà non esiste un elenco ufficiale, ma è doveroso ed opportuno dotarsi di farmaci per quelle che sono le emergenze più comuni che si possono verificare nell’esercizio dell’attività odontoiatrica ai fini di tutela del paziente, e quindi accompagnarli con adeguata istruzione ed aggiornamento.
Riportiamo di seguito l’abstract di una relazione tenuta dal Dr. Giammaria Paolillo, già Primario anestesista ed esperto in assistenza anestesiologica in odontoiatria.
La gestione di un’emergenza nello studio odontoiatrico pone il sanitario nella necessità di affrontare con rapidità e decisione situazioni che, per la loro rarità e relativa imprevedibilità, richiedono una solida preparazione di base alle manovre di assistenza delle funzioni vitali e la disponibilità immediata di quel minimo di attrezzatura indispensabile per un primo, ma importantissimo, soccorso.
È quindi estremamente importante che tutto il personale dello studio sia già allenato alle modalità di intervento in caso di emergenza e che l’attrezzatura necessaria sia sempre immediatamente disponibile e mantenuta in perfetta efficienza. Se è vero che l’incidenza delle emergenze in uno studio odontoiatrico è relativamente bassa, è certamente vero che tale incidenza è destinata ad aumentare a causa della richiesta di cure di elevata qualità anche da parte di pazienti sempre più anziani e quindi con un’incidenza più elevata di comorbidità.
Nella mia relazione ho quindi sottolineato l’estrema importanza della prevenzione del verificarsi di queste situazioni, mediante l’individuazione accurata dei pazienti più a rischio, con un’attenta valutazione preoperatoria.
Se ritenuto utile è decisamente auspicabile un contatto con il medico curante per una più precisa quantizzazione del rischio, una ottimizzazione della terapia e l’eventuale sospensione di alcuni farmaci oppure l’eventuale modifica della somministrazione di altri. Tutto questo è necessario anche per una valutazione del rapporto rischio:benefici, permettendo al paziente di esprimere un corretto consenso informato sul programma di cure propostogli.
Nella mia relazione ho indicato inoltre di cosa è assolutamente necessario si doti uno studio odontoiatrico per affrontare in maniera efficace situazioni in cui sia necessario assistere le funzioni vitali, sottolineando la necessità del mantenimento dell’efficienza dell’attrezzature, del coinvolgimento di tutto il personale e della immediata disponibilità del necessario. Ho poi passato in rassegna le emergenze mediche più comuni, sia quelle legate ad una patologia preesistente che quelle dovute ai farmaci o alle manovre effettuate nello studio odontoiatrico. Ho indicato molto brevemente i motivi fisiopatologici che spiegano quali sono le alterazioni nervose, ormonali, cardiovascolari e respiratorie che possono determinare lo scompensarsi in maniera acuta e potenzialmente pericolosa in occasione di un intervento, anche nel caso sia ritenuto dal curante modesto, di una patologia cronica di per sé sostanzialmente stabile. Da ultimo ho sottolineato l’importanza della conoscenza delle manovre di Basic Life Support, sottolineando il fatto che i primi interventi rianimatori devono assolutamente essere effettuati da chi è presente sul luogo dell’emergenza, e che la loro efficacia è determinante per il successo o meno del successivo intervento più specialistico (Advanced Life Support).
Al termine della presentazione numerose domande hanno riguardato l’obbligatorietà o meno di tenere all’interno dello studio farmaci, o quant’altro, specifici per l’eventualità di una emergenza.
Ho ribadito che, a mio parere, l’essenziale è rappresentato dalla disponibilità di un “carrello delle emergenze” con ciò che ritengo assolutamente indispensabile (Pallone Ambu con maschere facciali, bombola di Ossigeno, cannule di Mayo) sempre prontamente disponibile e mantenuto in ordine ed efficienza, oltre naturalmente alla conoscenza delle manovre di assistenza delle funzioni vitali da parte di tutto il personale presente nello studio. Qualora si ritenesse comunque utile avere a disposizione dei farmaci, sarà necessario munirsi di aghi cannula 20 e 22 G, e mi limiterei a dotarmi dei farmaci strettamente relativi alle emergenze più comuni, e quindi:
Adalat: capsule 10mg
Adrenalina: fiale 1mg/ml
Atropina solfato: fiale 0,5mg/m
Isosorbidedinitrato (Carvasin): compresse sublinguali 5mg
Etilefrina (Effortil): fiale 10mg/ml gocce orali
Lidocaina clor.: fiale 2% 10ml
Metilprednisolone sodio succ.(Solu – Medrol): polvere e solvente 1000mg/16ml
Diazepam fiale: 10mg/2ml e gocce 5 mg/ml