Il vino a processo: fa bene o fa male? Evento ECM dell’OMCeOMI

Comunicato stampa 

Evento organizzato dall’Ordine dei Medici di Milano, aperto anche alla cittadinanza

Il vino a processo: fa bene o fa male?

Pro e contro, e poi la ‘sentenza’

L’appuntamento è il 18 settembre, alle 18.30

nella sede di Centro Congressi Confcommercio di Corso Venezia 47

Milano, 14 settembre 2024 – Vino e salute, un abbinamento impossibile o con qualche attenuante? Il verdetto si saprà la sera del 18 settembre, al termine del “Processo al Vino”, dal magistrato Nunzia Gatto (già Avvocato Generale della Procura di Milano), incaricato di presiedere il processo da Fabio Roia, presidente del Tribunale di Milano. Tutto questo naturalmente dopo aver ascoltato le arringhe e le consulenze di prestigiosi medici, avvocati, magistrati, difensori e accusatori della bevanda. L’evento, aperto anche al pubblico, si terrà presso la Sala Orlando, Centro Congressi Confcommercio, Corso Venezia 47, Milano. Nel consolidato format di successo del Processo, anche il dibattito sul vino, dopo quello su carni rosse, latte, zucchero e sale, si preannuncia di grande interesse, con un verdetto potenzialmente (in)atteso. L’accesso per i cittadini è libero, previa registrazione sul posto fino a esaurimento posti, mentre i medici devono registrarsi attraverso il portale dell’Ordine.

“Il vino e il consumo di etanolo in genere – spiega Roberto Carlo Rossi, presidente OMCeOMI – hanno recentemente catalizzato l’attenzione degli operatori sanitari in merito alla ventilata ipotesi di porre degli alert sulle etichette delle bevande alcoliche, vino compreso, come per i pacchetti di sigarette. “Sentenza” per ora solo immaginata, ma che potrebbe arrivare a seguito delle direttive dell’OMS che intende ridurre i consumi pro capite di alcol entro il 2025. Tale provvedimento richiederà un approfondimento scientifico sui reali effetti del consumo di etanolo anche in merito alle quantità consumate e alle caratteristiche dei pazienti che ne fanno un uso anomalo, soppesando i pareri pro e contro dei vari esperti. Fra questi i cardiologi che sostengono la “bontà” del vino per la funzione del resveratrolo (polifenoli) contenuto che eserciterebbe un’attività antiossidante, antinfiammatoria e cardioprotettiva. Così come gli epatologi secondo cui il vino non arreca danno al fegato, a condizione che sia assunto con moderazione per il piacere conviviale e salvo eccezioni, quali ad esempio problematiche epatiche concomitanti, specie se avanzate, come la cirrosi da qualunque causa. Di parere opposto neurologi e neonatologi che sottolineano, invece, i potenziali rischi indotti dal vino al sistema nervoso centrale: intossicazione alcolica, crisi epilettiche, aumentate probabilità ictus e gravi danni neurologici, sia a breve che a lungo termine così come al feto anche quando assunto in pre-gravidanza, a causa delle modificazioni epigenetiche ai gameti, compreso quelli maschili, che si formano nei 70 giorni precedenti il concepimento”.

Non ci resta che attendere l’assoluzione o la colpevolezza del vino. Vi aspettiamo numerosi il 18 settembre al Processo.

Programma

I medici e gli odontoiatri possono iscriversi accedendo con SPID/CIE all’area riservata del sito www.omceomi.it