Decreto mille proroghe non per i Medici Fiscali INPS

Riceviamo dalla Dott.ssa R. Cascetta, in rappresentanza di 198 medici fiscali INPS, una nota critica sul “Decreto mille proroghe”, nel quale non è stata presa in considerazione la posizione di questi Professionisti.

Decreto mille proroghe
“Il decreto mille proroghe che attende definitiva approvazione al Senato, riguarda i medici del SSN, ma non riguarda i medici fiscali INPS.
Non si capisce per quale motivo, dal momento che la carenza di medici fiscali riguarda anche questo specifico settore.

Facciamo un po’ di storia.

Con l’entrata in vigore dell’ACN dei Medici Fiscali INPS, firmato da alcuni Sindacati di Settore, si sta verificando quello che era facilmente immaginabile, anzi la realtà sta superando, addirittura, anche le più nefaste previsioni.
Innanzitutto, a causa di incompatibilità aggiuntive ed immotivate e, soprattutto, non previste né dal decreto legislativo istitutivo del Polo Unico della medicina fiscale né dal successivo Atto di indirizzo, in considerazione che la natura del rapporto è rimasta libero professionale, è automaticamente decaduto dall’incarico nel giro di pochi giorni un elevato numero di medici fiscali, operando così una discriminazione inaccettabile e favoritismi per alcune categorie di sanitari.
Stiamo parlando di medici con un’elevata professionalità maturata in decenni di servizio che hanno contribuito a tenere sotto controllo l’assenteismo.
Ovviamente, i restanti medici fiscali rimasti non riescono a coprire il fabbisogno dei controlli richiesti dai datori di lavoro, pubblici e privati, nonché dagli Enti previdenziali, previsti da norme legislative e Regolamentari cui INPS deve obbligatoriamente adempiere .
A tale scopo, vengono assegnate annualmente a INPS risorse finanziarie pari a 50 milioni di euro, alle quali vanno aggiunte quelle messe a bilancio dall’Istituto oltre ai rimborsi per le visite datoriali.
Si parla, quindi, di risorse importanti che verranno solo parzialmente utilizzate a causa delle scelte immotivate compiute da INPS e da alcune Organizzazioni sindacali che hanno sottoscritto l’accordo.
INPS sta cercando di correre ai ripari, pubblicando bandi per il reclutamento temporaneo di medici, bandi che vanno regolarmente deserti perché nessun medico, specializzato o no, accetterebbe condizioni economiche e normative così penalizzanti.”

Dott.ssa R. Cascetta, in rappresentanza di 198 medici fiscali INPS