Albo Nazionale Telematico dei CTU – discrepanze con la Legge Gelli-Bianco

Spett.le Ministero della Salute Spett.le Ministero della Giustizia
Spett.le FNOMCeO
E p.c.  Al Presidente del Tribunale di Milano
Al Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Milano

Milano, 15 gennaio 2024

Oggetto: Albo Nazionale Telematico dei CTU – discrepanze con la Legge 24/17 (cd Gelli Bianco)

Come noto, il Decreto del Ministero della Giustizia del 4 agosto 2023 n 109 ha approvato il Regolamento concernente i requisiti per accedere all’Albo dei CTU e le relative regole per la formazione, tenuta e aggiornamento dell’Albo stesso. Il 5 dicembre 2023 sono stati pubblicati i requisiti tecnici per la messa online di tale Albo e dal 4 gennaio 2024 sono in corso le prime reiscrizioni in tale elenco da parte dei professionisti già presenti negli Albi.

Con la presente, vogliamo però segnalare una preoccupante problematica: in linea con i dettami dell’art. 15 della Legge Gelli Bianco, nonché con i contenuti del Protocollo d’intesa tra Consiglio Superiore della Magistratura, Consiglio Nazionale Forense, Federazione Nazionale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (per l’armonizzazione dei criteri e delle procedure di formazione degli Albi dei Periti e dei Consulenti Tecnici ex art. 15, I. 8 marzo 2017, n. 24 – delibera 11 aprile 2018 – 209/VV/2017), talune Circoscrizioni e tra queste, tra le prime, il Comitato Albo del Tribunale di Milano (in stretta collaborazione con lo scrivente Ordine), hanno provveduto alla prevista revisione dell’Albo, con una complessa, dettagliata ed efficace procedura durata oltre un anno, così da individuare, come previsto dalla Legge Gelli Bianco, per ogni professionista, le particolari competenze peculiari al di là delle dizioni canoniche di specialità. A titolo puramente esemplificativo, sono chiaramente emersi i Professionisti particolarmente versati in tema di chirurgia della mano (e non solo generica ortopedia), aritmologia (e non solo semplice cardiologia), i medici di medicina generale, e molti, molti altri, in base all’esperienza peculiare maturata nel corso della propria vita professionale. Ciò ha condotto, come noto, alla possibilità pratica, per i Magistrati necessitanti l’opera di CTU in tema di colpa medica, di individuare e nominare il miglior Collegio Peritale possibile (medico-legale e specialista massimamente esperto nella branca del caso specifico).

Orbene, l’attuale catalogazione in elenco nazionale non prevede la possibilità di segnalare di essere iscritti nello speciale elenco istituito dalla Legge Gelli Bianco e quindi, di fatto, disperde e vanifica questa preziosa mole di informazioni, necessarie certamente a fini di Giustizia ma anche a soddisfare i dettami del citato art. 15 della L. 24/17, che resta evidentemente in vigore.

Con la presente si vuole quindi segnalare tale problematica acciocché le Autorità in indirizzo possano tempestivamente intervenire al fine di non dissipare il descritto capitale di conoscenza e connotazione delle peculiari competenze dei CTU, intuitivamente e normativamente necessarie per la miglior gestione possibile delle delicate controversie in tema di cosiddetta malpractice.

Con ossequio

Il Presidente
(Roberto Carlo Rossi)