Aggiornamento sviluppi legislativi in tema di colpa medica

Sulla scia dell’importante evento del 5 luglio 23 svoltosi in Milano e di cui si è dato conto nella Newsletter 32/23 (Convegno su colpa medica in presenza del Dr. Adelchi d’Ippolito – Presidente della Commissione Ministeriale per lo studio e l’approfondimento delle varie e complesse problematiche relative alla colpa professionale medica) in data 28 settembre 23 si è svolta presso il Ministero della Giustizia in Roma una audizione del Presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Milano.

Hanno partecipato in rappresentanza di quest’ultimo il Presidente Dr. R.C. Rossi, accompagnato dal Consigliere Dr. G. Deleo, specialista in Medicina legale.

La seduta si è rilevata particolarmente attenta e fattiva con possibilità sia di esprimere il proprio angolo visuale relativamente alle principali problematiche emerse o non risolte successivamente alla entrata in vigore della L. 24/17 (cd Gelli-Bianco) che di segnalare proposte di eventuali modifiche.

In particolare, sono stati espresse le osservazioni del nostro ordine in tema di:

– scarsa efficacia dell’attuale meccanismo di mediazione

– segnali incoraggianti emersi invece di recente in tema di tentativo di conciliazione ante causam (ex. Art. 696 bis cpc) procedura questa da incoraggiare con miglior definizione normativa

– necessità di alleggerire ulteriormente (al di là di quanto introdotto in argomento dalle Leggi Balduzzi prima e Gelli-Bianco dopo) il livello di punibilità dei sanitari in ambito penalistico ex art. 590 sexies

– mancata salvaguardia dei sanitari laddove la introdotta extracontrattualità non ha sortito gli effetti sperati sicchè la chiamata in causa dei singoli sanitari non si è arrestata;

– estrema difficoltà di fatto di ottenere coperture assicurative valide e non chiassosamente dispendiose;

– necessità di razionalizzazione ed omogenizzazione dell’attività della Corte dei Conti;

– necessità di ridefinire il peso delle LLGG (indispensabile strumento scientifico che non deve però costituire gabbia dogmatica a priori);

– individuazione di Collegi CTU di particolare competenza (sia medico-legale che specialistica di branca) incentivando e potenziando al riguardo quanto già avvenuto in Milano quale frutto della stretta collaborazione tra Presidenza del Tribunale ed Ordini dei Medici e degli Avvocati; revisione degli onorari di detti CTU (e semplificazione e velocizzazione del pagamento dei Periti in ambito penale) a soli fini di giustizia e non parasindacali (per evitare la fuga delle figure più capaci, mortificate dagli attuali standard).

Ogni membro della qualificata Commissione (di cui fanno parte, oltre al citato Magistrato Presidente, tre giuristi Proff ordinari di diritto penale e civile e privato, due medico-legali, tre clinici, un rettore universitario) ha interagito argomento per argomento con possibilità per l’Ordine di ulteriori riflessioni conclusive; se ne è ricavata la sensazione di attenzione e serietà per questi temi con l’intenzione di fondo, pur senza intaccare minimamente il diritto dei pazienti lesi, di creare condizioni di maggior “tranquillità” per in sanitari che devono poter agire senza avvertire indebite ed acritiche pressioni potenziali minacciose di controversie (non una totale depenalizzazione che non passerebbe al vaglio della Consulta, ma comunque una formula di ponderato alleggerimento costituzionalmente accettabile); i lavori della Commissione dureranno circa un anno; successivamente l’Ufficio legislativo del Ministero (a detta riunione ne erano presenti due membri, qualificati Avvocati) dovrebbe partorire un ddl che passerà al vaglio delle Camere.

Sarà cura di questo Ordine dar conto ed aggiornamento di ogni evoluzione di questa fondamentale questione legislativa e giudiziaria.