Giunge dal collega Dott. Alberto Scanni la richiesta di diffusione di un rapido questionario sulla conoscenza dell’Intelligenza Artificiale da parte dei medici: “È l’era delle intelligenze artificiali piattaforme che contengono una miriade di informazioni a disposizione delle attività umane, grossi contenitori informatici di dati, sintomi, cure, informazioni inimmaginabili per ogni situazione, per ogni singolo caso. Basterà inserire nel “cervellone” dei dati, schiacciare un bottone e come al bancomat avere una ricevuta con la risposta. Una vera rivoluzione che irrompe nella professione medica fino a ieri ancorata al metodo clinico, che vedeva nella osservazione personalizzata del malato il punto di partenza del ragionamento per formulare ipotesi, arrivare a una diagnosi e proporre delle soluzioni. Una novità enorme che potrebbe mettere in crisi il lavoro del medico indotto a interrogarsi sulla sua professionalità. Certo l’intelligenza artificiale avrà una quantità di dati superiore al sapere individuale ma il colloquio, la osservazione del malato e la visita saranno sempre imprescindibili? Queste novità tecnologiche indeboliranno o valorizzeranno il valore del clinico? Ma quanti medici conoscono di queste novità? Quanti sono al corrente della loro potenzialità? Quale è oltre la conoscenza la loro opinione?”
Di seguito il link per la compilazione dl questionario: