Il triennio ECM (Educazione Continua Medicina) è alle battute finali e la formazione rappresenta un aspetto imprescindibile della professione medica. È di queste ore la notizia che è stato prorogato al 31 dicembre 2020 il termine per acquisire crediti per il triennio 2017-19. L’articolo di Panorama n.51 dell’11/12/2019 è banalmente sensazionalistico e trasmette un messaggio scorretto, cioè che i medici italiani sono «ignoranti». Ciò è fuori luogo e denigratorio. Conosco professionisti che pubblicano su riviste ad alto impact factor, che frequentano congressi internazionali, ma che hanno pochi crediti ECM. Il sistema è da riformare. Inoltre le aziende ospedaliere e territoriali quasi mai fanno il loro dovere, non organizzano corsi di aggiornamento per l’assolvimento del debito formativo.
Come OMCeO Milano abbiamo sviluppato un piano di accreditamento dei professionisti distribuendo ogni anno molti crediti ECM gratuiti. La Federazione degli Ordini organizza corsi Fad gratuiti e di ottimo livello. Inoltre, l’Ordine di Milano invia a tutti gli iscritti circolari e newsletter, ha attivato uno sportello dedicato e organizzato due eventi proprio per informare sull’obbligo ECM.
Inoltre, se è vero che ora circa il 20 per cento dei professionisti non risultano essere aggiornati, è altrettanto vero che il portale Co.Ge.A.P.S. è gestito da un numero insufficiente di risorse, testimone il fatto che ha quasi 150 mila ticket aperti e migliaia di professionisti hanno caricato dei crediti che però non gli sono stati ancora riconosciuti riconosciuti. È necessario migliorare e adeguare tutte le componenti del sistema che, a oggi, è ben lungi dall’essere a regime. Quando lo sarà avremo gli strumenti per procedere e allora faremo, come sempre, la nostra parte.
Inoltre, se è vero che ora circa il 20 per cento dei professionisti non risultano essere aggiornati, è altrettanto vero che il portale Co.Ge.A.P.S. è gestito da un numero insufficiente di risorse, testimone il fatto che ha quasi 150 mila ticket aperti e migliaia di professionisti hanno caricato dei crediti che però non gli sono stati ancora riconosciuti riconosciuti. È necessario migliorare e adeguare tutte le componenti del sistema che, a oggi, è ben lungi dall’essere a regime. Quando lo sarà avremo gli strumenti per procedere e allora faremo, come sempre, la nostra parte.