Segnaliamo l’evento “Giornata del Medico Ricercatore” che si terrà il 18 di Novembre 2019 presso l’Aula Magna della Università degli Studi di Milano.
È necessaria una registrazione da parte dei partecipanti, che si trova al seguente link: https://work.unimi.it/eventir/registrazione?code=4230
L’Università degli Studi di Milano, con il sostegno del Rettorato e dei corsi di dottorato di area biomedica, propone una giornata istituzionale dedicata alla tematica del Medico Ricercatore. L’evento è rivolto a tutti i colleghi, agli studenti di medicina e ai loro docenti, convinti che la ricerca biomedica costituisca parte integrante dell’ ”essere medici” e abbia il compito di costruire le basi per il futuro della medicina.
Che cosa significa essere un medico ricercatore? E come si diventa “physician scientist”?
Gli argomenti che verranno affrontati durante la giornata riguardano il percorso accademico e di formazione sul campo che aspetta gli studenti di medicina e i giovani medici che vogliono fare della ricerca, clinica o di base, la propria strada professionale. Il “medico che fa ricerca” è in Italia una figura professionale risultato di scelte e percorsi formativi intrapresi in momenti diversi successivi alla laurea in Medicina e Chirurgia.
Verranno proposti esempi dei molteplici ambiti scientifici in cui il medico ricercatore non soltanto opera ma riveste un ruolo fondamentale nel mediare tra la ricerca e la pratica medica. Tra gli interventi della giornata, quelli dei docenti e medici ricercatori dell’Università degli Studi di Milano Pier Guseppe Pelicci e Francesco Secchi, formatisi nei due ambiti, diversi ma confinanti, di Ricerca di Base e Ricerca Clinica, e le testimonianze di giovani medici che stanno costruendo la loro carriera di ricerca.
Quali sono le possibilità che le università italiane offrono agli studenti che vogliono intraprendere questo percorso? Non tutti sanno che alcuni “programmi MD-PhD” sono spuntati nel nostro paese negli ultimi anni. Seguendo l’esempio di percorsi formativi per medici ricercatori presenti in USA dagli anni ‘70, anche moltissimi atenei Europei hanno attivato nei decenni seguenti programmi di formazione integrata per formare i medici in diversi ambiti di ricerca.
La valorizzazione della figura del medico che fa ricerca è un primo passo verso l’affermarsi di percorsi formativi innovativi, strutturati per conferire a studenti motivati una formazione di qualità per il delicato compito del medico ricercatore.
A questo scopo la European MD-PhD Association (EMPA) fornirà esempi che la panoramica universitaria europea offre di “MD-PhD programs”, un’occasione per imparare dall’esperienza di sistemi formativi di altri paesi.