ti informo che in una recente sentenza la CCEPS ha affermato come non sia consentito pubblicizzare le “visite gratuite”, in particolar modo ove la visita venga presentata come finalizzata ad elaborare un preventivo.
Procedendo in tal modo, infatti, si rischierebbe di subordinare la salute dei pazienti a valutazioni economiche e si finirebbe con lo svilire l’importanza della diagnosi, che costituisce, invece, momento essenziale nel percorso terapeutico.
Ciò non significa che l’Odontoiatra non possa effettuare gratuitamente prestazioni professionali (tra cui anche la visita), tuttavia, un tale comportamento non deve acquisire una connotazione commerciale, né può essere finalizzato all’accaparramento della clientela.
In un’altra recente pronuncia la CCEPS ha affermato come non sia possibile pubblicizzare i dispositivi protesici, quali impianto e corona, in particolare mettendone in risalto il prezzo.
Essi rientrano infatti tra i dispositivi medici “che possono essere venduti soltanto su prescrizione medica o impiegati con l’assistenza di un medico o altro sanitario”, i quali, in forza dell’art. 41 D. Lgs. 46/1997, non possono essere pubblicizzati nei confronti del pubblico.
Sottolineo, inoltre, che la Legge di bilancio 2019 (legge 145/2018), in ambito di comunicazione informativa sanitaria, ha vietato qualsiasi forma di pubblicità promozionale o suggestiva.
Infine, ti ricordo che, sempre in applicazione della Legge di bilancio 2019, entro la fine del mese di aprile p.v., i Direttori Sanitari di Strutture sanitarie private dovranno essere iscritti presso l’Ordine territorialmente competente per il luogo in cui si trova la Struttura da loro diretta.
I Direttori sanitari dovranno, altresì, in ogni caso, comunicare all’Ordine di appartenenza il proprio incarico.
Un caro saluto
Andrea Senna