Dal 9 novembre 2015 l’Agenzia delle Entrate rende disponibile online il dato sulla superficie delle unità immobiliari urbane a destinazione ordinaria, iscritte nelle categorie catastali dei gruppi A (abitazioni e uffici), B (uffici pubblici, ospedali, scuole e altro) e C (box auto, cantine, laboratori, magazzini e negozi) e corredate di planimetria. Il numero dei metri quadri compare nelle visure (consultabili dai proprietari tramite Fisconline) insieme ai dati identificativi dell’immobile (sezione urbana, foglio, particella, subalterno, Comune) e ai dati di classamento (zona censuaria ed eventuale microzona, categoria catastale, classe, consistenza, rendita). Si tratta di una semplificazione che riguarda circa 57 milioni di unità immobiliari urbane.
Per gli stessi immobili è riportata in visura anche la superficie ai fini Tari (il dato serve a calcolare la base imponibile del tributo sui rifiuti), che è leggermente diversa, poiché – per le sole destinazioni abitative – non tiene conto di balconi, terrazzi e altre aree scoperte di pertinenza e accessorie.
Ai fini degli altri tributi invece continueranno ad applicarsi le rendite catastali (calcolate sui vani), che non cambieranno sino a che non andrà in porto la riforma del Catasto
La visura catastale è gratis per i titolari del diritto di proprietà o anche solo in parte, utilizzando i servizi telematici Agenzia delle Entrate, oppure, rivolgendosi agli uffici provinciali del Territorio dell’Agenzia delle Entrate, presso gli sportelli del Comune di riferimento, delle Comunità Montane, Unioni di Comuni o delle Associazioni di Comuni.
Il Fisco precisa inoltre che, “in caso di incoerenza tra la planimetria e la superficie calcolata, i contribuenti possono inviare le proprie osservazioni, attraverso il sito dell’Agenzia, e contribuire quindi a migliorare la qualità delle banche dati condivise tra Fisco ed enti locali”