Comunicato stampa
Corso residenziale organizzato il 27 maggio dall’Ordine dei medici di Milano
Donne in Sanità: protagoniste del futuro
Il 48% dei dirigenti medici è donna, ma resta tanta strada da fare
Le donne più facilmente perdono il loro ‘capitale professionale’ nel corso degli anni per le difficoltà nel gestire il tempo tra lavoro e famiglia, riducendo le possibilità di essere nominate in ruoli apicali
Milano, 24 maggio 2023 – Il divario tra le donne e gli uomini nel lavoro potrà essere sanato tra 267,6 anni. Nei 4 ambiti di analisi del report (politica, economia, educazione e salute) la parità sarà raggiunta entro 135,6 anni. Sono i dati del Fondo Monetario Internazionale sul Global Gender Gap, citati nel report del World Economic Forum (WEF). La presenza femminile è inoltre molto variabile a seconda della categoria professionale cui si fa riferimento. Ad esempio, solo il 48,1% dei dirigenti medici è donna, mentre quasi il 78% del personale infermieristico è costituito da donne. L’analisi sul diversity management di ANAAO ha evidenziato che per il 56% delle donne l’avere figli ha reso necessario ridimensionare il proprio percorso di carriera, a fronte del 16% tra i medici uomini. Insomma, luci ed ombre, che lasciano aperte buone prospettive future. Sarà necessario però migliorare la comprensione e aumentare la consapevolezza della situazione attuale sul gender gap in Sanità, sulla cultura organizzativa attuale per identificare le consuetudini che spesso limitano i percorsi di carriera delle donne. Soprattutto sarà necessario identificare le linee di sviluppo di una leadership futura in Sanità che valorizzi anche i talenti femminili. Far emergere, attraverso testimonianze dirette, le difficoltà e le strategie vincenti nei percorsi di carriera femminili. Presentare i risultati di programmi attuati per il potenziamento dell’empowerment femminile. Identificare strategie e nuovi criteri più equi (senza gender bias) di valutazione per ruoli apicali e profili di responsabilità. Sono gli obiettivi che si pone il corso residenziale “Donne in Sanità: protagoniste del futuro” che si svolgerà a Milano sabato 27 maggio al CAM di via Strehler 2, angolo corso Garibaldi. Le responsabili del Corso sono Maria Teresa Zocchi, consigliera Omceomi, Annalisa Giancaterini (Endocrinologa all’ASST Brianza e consigliera dell’Associazione Medici Diabetologi) e Cinzia Massafra (Diabetologa specialista all’ASST Nord Milano e consigliera Omceomi). Iscrizioni accedendo con SPID o CIE all’area riservata del sito dell’Ordine di Milano: www.omceomi.it.
“Le donne più facilmente perdono il loro career capital nel corso degli anni a causa delle difficoltà nel ‘work-life balance’, riducendo così le possibilità di essere nominate in ruoli apicali o di responsabilità – spiega la dr.ssa Zocchi –. Le donne inoltre hanno stili di leadership diversi dagli uomini, caratterizzandosi soprattutto per un maggior sviluppo della dimensione relazionale, del potenziamento degli altri e della costruzione delle reti. Tale diversità spesso si traduce in un disadvantage negli attuali meccanismi di valutazione e selezione nei percorsi di carriera”.
“Le donne però devono imparare ad essere più solidali tra loro, a mettere a disposizione le proprie competenze/abilità/capacità per aumentare il valore degli obiettivi raggiunti, diventando a loro volta mentori per le altre – precisa la dr.ssa Giancaterini –. È oggi quindi necessario avviare la costruzione di nuovi percorsi di formazione che non solo rafforzino la conoscenza e la consapevolezza sugli stereotipi limitativi per le carriere delle donne ma che soprattutto creino una nuova coscienza ed equilibrio di ruoli nelle generazioni future”.
“È anche necessario, in questo momento di transizione sia per gli uomini che per le donne – conclude la dr.ssa Massafra – non mettere in crisi il sistema con una lotta tra generi ma creare nuovi modelli organizzativi equi che permettano ad ogni persona, indipendentemente dal genere, di recuperare/costruire un nuovo ruolo professionale autonomo, anche se non indipendente, e di valorizzare la potenza dell’integrazione dei talenti, soprattutto quelli finora inespressi come accade spesso per le donne. Tra gli strumenti disponibili per avviare il processo di cambiamento ci sono l’acquisizione dell’auto-consapevolezza (una delle soft skills fondamentali) e lo sviluppo di modelli di leadership che integrano approcci maschili e femminili”.
Per iscrizioni accedere con SPID o CIE alla propria area riservata del sito istituzionale www.omceomi.it