La Federazione Regionale degli Ordini dei Medici e degli Odontoiatri della Lombardia chiede alla Direzione generale Welfare di chiarire la corretta interpretazione della procedura di rinnovo dei Piani Terapeutici, che non può discostarsi dai presupposti deontologici, a garanzia dell’efficienza sia delle cure primarie che delle strutture specialistiche.
In attesa di auspicabili interventi di semplificazione, si ricorda che, così come avviene per le indagini diagnostiche, l’atto prescrittivo non può che essere in carico al professionista che in quel momento sta effettuando la valutazione clinica del paziente.