NOVITÀ PER LA TUTELA DELLA MATERNITÀ DI LIBERE PROFESSIONISTE

Per le neomamme libere professioniste con un reddito complessivo inferiore a 8.145 euro, l’indennità per maternità garantita da ENPAM aumenta da cinque a otto mesi. L’indennità corrisponde all’80 per cento del reddito professionale prodotto nel secondo anno precedente alla nascita, con un minimo di circa 1.200 euro al mese. Per ottenere i tre mesi in più non servirà fare una domanda aggiuntiva rispetto a quella presentata abitualmente per l’indennità di maternità: saranno infatti gli uffici dell’Enpam che verificheranno i requisiti di reddito e applicheranno l’estensione.
Fra quante hanno diritto a questo sussidio si menzionano le iscritte al corso di formazione in Medicina generale e le specializzande per i periodi eventualmente non coperti dalla borsa di specializzazione, oltre alle studentesse universitarie iscritte all’Enpam.
L’indennità di maternità copre anche i casi di adozione e, con un periodo più limitato, di affidamento.
Inoltre, aumenta anche la tutela per le dottoresse libere professioniste nella condizione di gravidanza a rischio, che viene di fatto parificata all’indennità di maternità. L’indennità di gravidanza a rischio copre fino a due mesi prima del parto, dopodiché scatta la normale maternità.
Da ultimo, per le libere professioniste è stato raddoppiato il “bonus bambino”, pensato per coprire le spese di nido e baby-sitting nel primo anno di vita del bambino o quelle dell’ingresso del minore in famiglia, in caso di adozione e affidamento.

Per ulteriori informazioni vai al link https://www.enpam.it/comefareper/genitorialita/maternita/