Pubblicata la circolare del Ministero della Salute “Focolaio di vaiolo delle scimmie in paesi non endemici: aggiornamenti sulla definizione di caso, segnalazione, tracciamento dei contatti e gestione dei casi. Note tecniche per la diagnosi di laboratorio”.
La revisione della definizione e della gestione di casi e contatti consegue alla recente definizione dell’OMS del vaiolo delle scimmie (Monkeypox) come “emergenza sanitaria pubblica di rilevanza internazionale (PHEIC)” e al riscontro di alcune differenze nella presentazione clinica dei casi rispetto a quanto descritto finora in letteratura.
Si raccomanda agli operatori sanitari (soprattutto MMG, PLS, infettivologi, dermatologi, urologi, proctologi, medici di pronto soccorso, e quanti in servizio presso strutture di ostetricia e ginecologia, di malattie a trasmissione sessuale, etc) di considerare l’infezione da vaiolo delle scimmie nella diagnosi differenziale in pazienti con rash vescicolari. I casi sospetti, probabili e confermati devono essere segnalati tempestivamente all’ATS di competenza.
Gli operatori sanitari che assistono pazienti con sospetto o accertato vaiolo delle scimmie devono attuare precauzioni standard, da contatto e droplet. Le precauzioni standard includono il rigoroso rispetto dell’igiene delle mani e respiratoria, adeguati dispositivi di protezione individuale (DPI), la manipolazione appropriata delle apparecchiature mediche, della biancheria contaminata, dei rifiuti e la pulizia e disinfezione delle superfici ambientali. Tali precauzioni devono essere applicabili in qualsiasi struttura sanitaria, compresi i servizi ambulatoriali e gli ospedali.