L’ORDINE DI MILANO CHIEDE ALLA POLITICA: SIA ASSICURATO IL DIRITTO DEL CITTADINO ALLA LIBERA SCELTA DEL MEDICO NELL’AMBITO DELLE ASSICURAZIONI SANITARIE E SIA STANZIATO UN FONDO DI SUSSIDIO PER I COLLEGHI VITTIME DEL COVID

Cari Colleghi, un saluto dopo la pausa estiva. Le attività dell’Ordine in questo periodo non si sono fermate.
Sul fronte politico abbiamo ottenuto due importanti risultati a favore della nostra Professione. 
 
Abbiamo appreso con grande soddisfazione da autorevole fonte di stampa (Articolo Sole 24ore del 28 agosto u.s.) che il Governo ha inserito nella bozza del DDL concorrenza, che a breve verrà discusso in Parlamento, la norma che sancisce il diritto del cittadino alla libera scelta del medico senza imposizioni da parte delle assicurazioni sanitarie. 
Questa norma, scritta dal Prof. Avv. Pietro Ichino e voluta e sostenuta dal nostro Ordine e da alcune associazioni mediche e fin dalla sua prima stesura, garantisce al cittadino una migliore assistenza sanitaria, assicurandogli il diritto di libera scelta del Sanitario di cui avvalersi, sancito dal Codice di Deontologia Medica,  e consentendo ai medici stessi di esercitare in piena libertà la loro funzione a presidio della salute individuale e collettiva, in accordo con l’articolo 32 della Costituzione.
Per sostenere questa importante norma abbiamo scritto ai Presidenti di Senato e Camera, al Ministro e Sottosegretari alla Salute, al Ministro dell’Economia e ai Capigruppo di entrambi i rami del Parlamento affinché questo testo venga promulgato senza modifiche che ne alterino l’efficacia.
 
Comunicato Stampa 
Lettera OMCeOMI
Articolo Sole 24 ore
 
Inoltre, il 7 settembre il Consiglio Regionale della Lombardia ha votato a larga maggioranza una mozione presentata dal Consigliere Riccardo Pase affinché la Giunta lombarda si faccia promotrice presso le sedi istituzionali competenti perché venga al più presto promulgato il DDL che prevede un indennizzo per i sanitari deceduti o danneggiati in modo permanente da Covid 19. Il DDL, che era stato scritto sulla traccia della proposta elaborata dal nostro Ordine e presentato in Senato lo scorso anno, riconosce un indennizzo che non ripaga certo della vita chi è caduto o ha subito lesioni permanenti ma almeno rappresenta un concreto segno di riconoscenza di tutti i cittadini italiani nei confronti di chi si è battuto per loro, per difenderli e curarli.
 
Comunicato Stampa
video
 
Due battaglie sono state vinte, ma è necessario ora vincere la “guerra”! Ci auguriamo quindi che queste due importanti norme vengano presto promulgate!
 
Un caro saluto e, a nome di tutta la CAO, vi auguro una buona ripresa delle attività.
 
Andrea Senna