Pubblicato dal Ministero della Salute l’estratto del verbale n. 13 del 30 aprile 2021 del Comitato Tecnico Scientifico che riporta il parere positivo all’estensione dell’intervallo tra le due dosi dei vaccini a mRNA a 42 giorni.
Il prolungamento dell’intervallo tra i richiami con i vaccini di Pfizer e Moderna, trova il suo razionale nelle seguenti osservazioni:
• la somministrazione della seconda dose entro i 42 giorni dalla prima non inficia l’efficacia della risposta immunitaria;
• la prima somministrazione di entrambi i vaccini a RNA conferisce già efficace protezione rispetto allo sviluppo di patologia Covid-19 grave in un’elevata percentuale di casi (maggiore dell’80%);
• in uno scenario in cui vi è ancora necessità di coprire un elevato numero di soggetti a rischio di sviluppare forme gravi o addirittura fatali di Covid-19, è opportuno dare priorità a strategie di sanità pubblica che consentano di coprire dal rischio il maggior numero possibile di soggetti nel minor tempo possibile
Inoltre il CTS ritiene che, sulla scorta delle informazioni a oggi disponibili sull’insorgenza di trombosi in sedi inusuali associate a piastrinopenia, verificatesi solamente dopo la prima dose del vaccino di AstraZeneca, i soggetti che hanno ricevuto la prima dose di questo vaccino senza sviluppare questa tipologia di eventi, non presentano controindicazione per una seconda somministrazione del medesimo tipo di vaccino.
Questa posizione potrà essere eventualmente rivista qualora dovessero emergere evidenze diverse nelle prossime settimane, derivanti dall’analisi del profilo di sicurezza del vaccino nei soggetti che nel Regno Unito hanno ricevuto la seconda dose.