Il tifone all’orizzonte

Il Capitano MacWhirr nell’indimenticabile “Typhoon” di Joseph Conrad intuisce perfettamente che di lì a poco si abbatterà una terribile tempesta sul Nan-Shan, il piroscafo di cui ha il comando. Tuttavia, pervicacemente, stolidamente (noi diremmo: in maniera gravemente imperita!), non fa cambiare la rotta e preferisce affrontare la furia del mare piuttosto che perdere tempo e seguire i consigli di Jukes, il suo Secondo.
Vedo l’inizio della campagna vaccinale anti-CoViD19 e mi pare di vedere il Nan-Shan che si avvicina pericolosamente alla tempesta che si profila all’orizzonte. I segnali premonitori ci sono tutti: la campagna per la vaccinazione antinfluenzale è stata un misto di enormi ritardi e incompetenza. Poi, contro la SARS-CoV2, si è partiti a vaccinare i medici dipendenti e convenzionati ma si sono trascurati i liberi professionisti e gli odontoiatri che, solo in un secondo tempo e dopo infinite insistenze, sono stati immunizzati. A seguire, si è chiuso un discreto accordo con la Medicina Generale: sembrava un successo ed è vero che l’accordo è stato fatto all’inizio dell’anno, in anticipo sulla maggior parte delle regioni italiane; ma tutti hanno poi ammonito la Regione sulla particolarità di questa campagna vaccinale. La popolazione target è così grande da rendere praticamente impossibile eseguire le vaccinazioni negli studi dei MMG. Appoggiarsi in via principale su questi professionisti per vaccinare intere coorti di persone è, ovviamente, del tutto irrazionale. Ma lo è anche pensare che i medici, nel tempo che normalmente dedicano all’attività clinica e di studio in genere, possano mettersi a prenotare le vaccinazioni, stampare consensi e farli firmare ed altre amenità burocratiche. Chi ha pensato queste cose 1. non conosce minimamente l’attività del MMG e 2. è davvero convinto (anche perché alcune giornaliste d’assalto hanno appositamente distrutto l’immagine pubblica della categoria) che questo professionista non faccia un bel nulla e ritiri immeritatamente lo stipendio alla fine del mese. Per molto tempo abbiamo dovuto sopportare attacchi ad alzo zero dei media allineati e dei politici osservanti: era evidente il disegno di scaricare le manchevolezze della politica nell’affrontare la pandemia sulle presunte inadempienze della medicina di famiglia e delle sue consorelle. Qui, però, non è in gioco la credibilità dei medici convenzionati o l’efficienza della medicina del territorio. Qui è in gioco la possibilità, con le vaccinazioni su vasta scala, di fermare questo flagello che sta paralizzando l’economia e cambiando la vita di tutta l’umanità. Allora basta improvvisazioni! Smettetela di agire come se foste in una torre di avorio e ascoltate le voci di chi lavora tutti i giorni sul territorio! Non si può organizzare una campagna vaccinale che coinvolge milioni di persone come se fosse la vaccinazione di un gruppo di ragazzi che partono per le colonie! Ci vuole una programmazione rigorosa, un teutonico piano di approvvigionamenti, un apparato amministrativo poderoso, la capacità di essere flessibili, di superare le pastoie burocratiche e agire in fretta e bene. Tutte cose che, in questo momento, non si vedono all’orizzonte.
L’unica cosa che vediamo appropinquarsi, invece, è un tifone di rilevanti proporzioni e sulla tolda ci sono dei comandanti inutilmente cocciuti come MacWhirr.
Alla fine, il Nan-Shan arriva in porto, ma il piroscafo è distrutto e l’equipaggio civile ha avuto ripercussioni molto gravi. Ma bastava poco per evitare guai, bastava seguire le indicazioni degli strumenti e di chi ne sapeva di più!