Proponiamo la lettura delle condivisibili considerazioni del dott. Enrico Pedoja, Segretario Nazionale Sindacato Italiano Specialisti in Medicina Legale e delle Assicurazioni (SISMLA), riguardo l’attuale atteggiamento delle Compagnie di Assicurazione che tendono a negare nei termini di copertura assicurativa le denunce di infortunio per infezione da Sars Cov 2 presentate da medici e personale sanitario, seppure suffragate da riscontro documentale di avvenuto contagio.
Mentre per il personale dipendente delle Aziende Sanitarie le conseguenze del Covid hanno trovato spazio di tutela nell’ambito previdenziale dell’Inail, che ha individuato nell’infezione virale da Sars Cov 2 i presupposti dell’infortunio indennizzabile in occasione di lavoro, altre categorie sono state escluse, venendosi a creare una situazione di disparità di tutela indennizzativa.
Sul problema del mancato riconoscimento, peraltro esclusivamente unilaterale da parte delle Compagnie di Assicurazione, della indennizzabilità in ambito Polizza Privata dell’infortunio conseguente ad infezione da Sars Cov2, si era espresso nel settembre 2020 anche il Presidente OMCeOMI dott. Roberto Carlo Rossi , alla luce di quanto precisato in merito dal Prof. Riccardo Zoja, Presidente Simla nel maggio dello stesso anno.