Il decreto legge ‘Rilancio’ dello scorso 19 maggio ha previsto all’articolo 28 l’introduzione di quello che è stato definito un “bonus affitti”, la cui efficacia è stata estesa anche alle attività di lavoro autonomo.
Quindi medici e dentisti che nell’esercizio della propria libera professione utilizzano uno studio in affitto possono ottenere un credito d’imposta del 60 per cento del canone di locazione versato nel periodo d’imposta 2020 per ciascuno dei mesi di marzo, aprile e maggio.
Il credito sarà applicato sull’ammontare mensile del canone di locazione, di leasing o di concessione di immobili a uso non abitativo per i soggetti con ricavi o compensi non superiori a 5 milioni di euro e che hanno subito una diminuzione del fatturato o dei corrispettivi nel mese di riferimento di almeno il 50 per cento rispetto allo stesso mese del periodo d’imposta precedente, cioè nel 2019.
Il calo del fatturato o dei corrispettivi deve essere verificato mese per mese, quindi si può verificare il caso del riconoscimento del credito d’imposta per uno solo dei tre mesi elencati.
Inoltre, per poter usufruire del bonus è necessario che l’affitto sia stato effettivamente versato. In caso contrario la possibilità di utilizzare il credito d’imposta resterà sospesa fino al momento del pagamento del canone.