In Italia ci sono 300mila cause pendenti contro i medici. Solo a Milano, ogni giorno un camice bianco viene denunciato.
Una «spada di Damocle», come denuncia Roberto Carlo Rossi, presidente dell’Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri di Milano nell’ambito del convegno organizzato sul tema. «In Lombardia il dato dei contenziosi non è in aumento, ma pesa sulla testa dei colleghi e provoca una serie di comportamenti come la medicina difensiva o di astensione che è molto pericolosa. A volte i medici potrebbero non voler intervenire in casi troppo complessi per paura». L’argomento è stato al centro dell’incontro tenutosi presso l’OMCeO Milano nel corso del quale il presidente della Commissione Sanità del Senato, Pierpaolo Sileri, ha annunciato l’iniziativa legislativa dell’Arbitrato della Salute, soluzione conciliativa per arginare il contenzioso.
Durante l’incontro ci si è soffermati anche sulla formazione ECM, tema di scottante attualità, come strumento a disposizione dei medici per proteggersi dal rischio contenzioso. «Il medico formato e costantemente aggiornato – chiosa l’avvocato Del Rio – è il medico che sa fornire la migliore prestazione possibile al paziente e, nel contempo, sa meglio tutelare sé stesso di fronte a qualsiasi censura di responsabilità professionale. Voglio ricordare che la Cassazione afferma da oltre 20 anni che il paradigma del medico diligente è quello rappresentato dal medico bravo, serio, preparato, aggiornato e scrupoloso, insomma un parametro molto alto»