CRONICITÀ E TERRITORIO

“Il punto di partenza, per il miglioramento delle cure al paziente cronico, doveva essere il territorio, il medico di famiglia, il pediatra che, potenziati nella loro struttura professionale ed organizzativa, con supporti di tipo amministrativo ed infermieristico e collaborazioni specialistiche territoriali, avrebbero potuto svolgere un lavoro importante di 1° livello, sgravando l’Ospedale e i livelli specialistici strutturati di molte prestazioni e interventi, gestibili tranquillamente a livello territoriale…”. Questo il punto di vista critico, ma con proposte costruttive, di Roberto Marinello, pediatra di famiglia, rispetto alla “presa in carico” della cronicità.

Quotidianosanità.it del 24.07.2018