DIVERSIFICAZIONE DELLA TASSA ORDINISTICA

La Feder.S.P.eV. più volte in passato si è battuta per una possibile diversificazione della tassa ordinistica, in particolare per i medici anziani che pur non esercitando più abitualmente la professione non si cancellavano dall’Ordine per segno di appartenenza.
In passato il «NO» della FNOMCeO aveva costretto alcuni Ordini a ritornare indietro dalla concessione di una tariffazione inferiore.
Su pressione della Feder.S.P.eV la Presidente FNOMCeO dr.ssa Roberta Chersevani è intervenuta attivamente nei lavori del nuovo ordinamento degli Ordini presentando la richiesta motivata del presidente prof. Michele Poerio e all’articolo 3 «Compiti del Consiglio Direttivo e Commissione di Albo» comma 1, lettera g), tagliando la testa al toro sulle varie interpretazioni negative date in passato, si legge: “proporre  all’approvazione dell’assemblea degli iscritti la tassa annuale, anche diversificata tenendo conto delle condizioni economiche e lavorative degli iscritti, necessaria a coprire le spese di gestione, nonché la tassa per il rilascio dei pareri per la liquidazione degli onorari”.
Ora agli Ordini l’applicazione di tasse ordinistiche diversificate per medici neo-laureati e anziani, come già in uso da alcuni anni presso l’Ordine di Milano.
Ricordiamo che ai fini fiscali la tassa di iscrizione è totalmente deducibile dal libero-professionista con partita IVA, mentre non è deducibile dal medico ospedaliero, anche se richiesta all’assunzione in ruolo dalla Amministrazione ospedaliera.
 
a cura di Marco Perelli Ercolini – vice presidente vicario Federspev