OMCEOMI: PIÙ BORSE DI STUDIO PER LE SPECIALITÀ

COMUNICATO STAMPA

Lettera di OMCeO Milano ai Ministeri competenti
“Il numero complessivo di borse di studio nelle Specialità e nel triennio in Medicina generale deve necessariamente essere pari al numero di laureati”
Piena condivisione da parte del Consiglio Direttivo dell’Ordine dei Medici di Milano delle criticità segnalate da medici neoabilitati

In un incontro con alcuni medici neoabilitati sono state evidenziate diverse criticità nel conseguimento della successiva specializzazione che il Consiglio Direttivo dell’Ordine dei Medici di Milano ha fatto proprie.
    Criticità che il Presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Milano, Roberto Carlo Rossi, ha manifestato in una lettera inviata ai Ministeri della Salute e dell’Istruzione, Università, Ricerca oltre che al Presidente della conferenza dei Rettori Italiani, al Presidente della Conferenza dei presidenti di CLM in Medicina e Chirurgia, alla FNOMCeO e a tutti gli OMCeO provinciali.
    In primo luogo, viene sottolineata l’ingiusta disparità tra il criterio di abilitazione e l’esercizio della professione medica, conseguente al numero chiuso programmato, e l’inadeguatezza del numero di borse di studio messe a disposizione della platea che ha titolo per conseguire una specializzazione.
    Per questa tornata le borse di studio previste sono 6.667 a fronte di circa 18/20.000 aventi titolo per richiederle, accumulatosi nel tempo, e al fatto che sono circa 10.000 i neoabilitati. È  evidente, si sostiene nella lettera, che: il numero complessivo di borse di studio nelle specialità e nel triennio in Medicina generale deve necessariamente essere pari al numero di laureati”.
    A questo si accompagnano le richieste riguardanti sia problemi organizzativi che remunerativi. In particolare l’adeguamento delle retribuzioni previste per il triennio di formazione in Medicina generale, i vincoli imposti per accedere alle borse bandite da alcune regioni, la mancanza di regole chiare e comuni su tutto il territorio nazionale per i medici che svolgono attività di Guardia medica e di Continuità assistenziale e, infine, la mancata realizzazione di alcune macrosedi dove svolgere i concorsi per accedere ai bandi, al fine di garantire condizioni omogenee di svolgimento e di valutazione su tutto il territorio nazionale.

Lettera del Presidente OMCeOMI

Rassegna Stampa