Cari Colleghi,
in occasione della ripresa delle attività dopo la pausa estiva, ci sentiamo in dovere di fare chiarezza su alcune situazioni venutesi a creare negli ultimi mesi.
Siamo la forte maggioranza dei Consiglieri di OMCeOMI e abbiamo letto come voi sulla stampa alcune affermazioni di coloro che si definiscono “minoranza del Consiglio”.
Abbiamo dunque appreso (dalla stampa, come voi) che esisterebbe una contrapposizione all’interno del Consiglio dell’Ordine tra Ospedalieri e MMG: in realtà i Consiglieri attualmente in carica sono Medici di Medicina Generale, Ospedalieri, Odontoiatri, Medici Legali, Medici di Continuità Assistenziale, Libero Professionisti; sono stati tutti votati da voi (almeno per quanto concerne la componente medica del
Consiglio) in un’unica lista nel 2012 e ancora nel 2015. Pensate: sono sei anni che lavoriamo fianco a fianco per il nostro Ordine, per adempiere al mandato che voi ci avete assegnato, nel rispetto della tutela della professione e delle norme deontologiche che la guidano, e non ci eravamo accorti di nulla!
Molto abbiamo fatto, molto stiamo facendo e molto abbiamo ancora in animo di fare.
Negli ultimi tempi, in effetti, abbiamo visto atteggiamenti costantemente ostili della “minoranza del Consiglio”, leciti, per carità, in un clima di sano confronto e di dibattito costruttivo, ma del tutto fuori luogo in assenza di tali presupposti. Tanto fuori luogo da far sorgere spontaneo il dubbio che si tratti solo di una strisciante campagna elettorale con l’unico fine di denigrare il nostro Presidente e i Consiglieri che sono stati con lui solidali nelle scelte fin qui prese (della serie “contrari a prescindere”, ma con un preciso scopo!).
Pensiamo infatti che il dissenso interno sia legittimo, democratico e utile; ma esso diventa sospetto nel momento in cui viene usato in modo sistematico solo per costruire consenso attorno a candidature alternative in vista delle imminenti elezioni per il rinnovo del Consiglio Direttivo. E alla luce di questa strategia va interpretato anche il coinvolgimento di organi di stampa, volto a amplificare un dissenso del tutto marginale.
Ci preme sottolineare che tutte le questioni portate in Consiglio vengono ampiamente discusse e quindi democraticamente votate (è il sale della democrazia: si discute, ma poi si vota e vince la maggioranza..).
Un esempio per tutti: a proposito della riforma della Sanità Lombarda e in particolare della Delibera Regionale sulla Cronicità, ribadiamo ancora una volta che se ne è discusso più volte in Consiglio, in diverse Commissioni, perfino in un pubblico dibattito: la posizione dell’Ordine milanese è stata poi deliberata a forte maggioranza e più volte motivata. Non potranno mai convincerci che la minoranza decida per la maggioranza!
Luciana Maria Bovone
Giovanni Campolongo
Giovanni Canto
Luigi Di Caprio
Costanzo Gala
Maria Grazia Manfredi
Arnaldo Stanislao Migliorini
Claudio Giovanni Pagliani
Massimo Parise
Giordano Pietro Pochintesta
Andrea Senna
Ugo Giovanni Tamborini
Maria Teresa Zocchi