TEMPESTE IN UN BICCHIER D’ACQUA, CHE PERÒ FANNO MALE ALL’ORDINE

4 Consiglieri dell’Ordine hanno inviato un comunicato stampa, stigmatizzando il fatto che erano stati resi pubblici su internet i nomi di 17 medici che, a seguito di segnalazioni pervenute, verranno chiamati a spiegare preliminarmente le motivazioni della loro adesione a un documento inviato al Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità Walter Ricciardi nell’Ottobre 2015, riguardante l’inopportunità delle ‘vaccinazioni di massa’. Documento che aveva come primo firmatario il  Dott. Roberto Gava, nel frattempo radiato dall’Ordine dei Medici di Treviso.
Il comunicato poi prosegue criticando il Presidente Roberto Carlo Rossi per alcune sue, non specificate, dichiarazioni alla stampa.
Per quanto riguarda la pubblicazione dei nomi su internet va solamente precisato che al Prof. Ricciardi era stata inviata una ‘lettera aperta’, seguita dalle firme di oltre 150 medici appartenenti a vari Ordini provinciali, che era ed è tutt’ora facilmente reperibile su internet. A voler rendere pubblica quella posizione, dunque, sono stati proprio i firmatari.
Per rendere ancor più chiaro, senza filtri interpretativi, si riportano di seguito le dichiarazioni rilasciate dal Presidente di OMCeO Milano all’Agenzia ADN Kronos Salute:
“Il testo risale a circa un anno e mezzo fa, ma è stato posto alla nostra attenzione solo in questo periodo”, spiega all’AdnKronos Salute il presidente dell’Ordine Roberto Carlo Rossi.
“Abbiamo ricevuto più di un esposto al riguardo” e figurano “diversi iscritti al nostro Ordine, ma siamo cauti – precisa Rossi – La fase in cui ci troviamo è molto preliminare. Dovremo analizzare la questione, leggere, chiedere informazioni ai diretti interessati, chiarire e decidere insieme il da farsi”……“Sia il testo posto alla nostra attenzione che il numero di colleghi iscritti all’Ordine milanese presenti fra i firmatari hanno una mole importante – prosegue il presidente Omceo – Nella lettera, che ha come destinatario il presidente dell’Iss Walter Ricciardi, è stata inserita una grande quantità di dati di carattere scientifico. Sono più di 10 pagine fitte di concetti complessi. E bisognerà entrare nel merito. Nelle segnalazioni ricevute si lamenta che all’interno del documento sono contenute affermazioni non rispondenti a verità scientifica”.
Difficile capire, dunque, il merito della polemica che, forse, proprio per questo, è stata completamente ignorata dai giornali cittadini. Però è il segnale di un clima che non fa bene all’Istituzione. Il confronto, magari finalizzato a ribaltare gli attuali assetti, sia almeno su questioni di sostanza.