OBBLIGO TRASMISSIONE TELEMATICA DELLE SPESE SANITARIE AL SISTEMA TESSERA SANITARIA

Cari Colleghi,
il 31 luglio 2015 il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha emanato, con somma gioia di noi odontoiatri, il decreto “Specifiche tecniche e modalità operative relative alla trasmissione delle spese sanitarie al Sistema Tessera Sanitaria, da rendere disponibili all’Agenzia delle Entrate per la dichiarazione dei redditi precompilati”.
Cerchiamo di capire insieme di cosa si tratta, come si attuerà e, soprattutto, quanto ci costerà…
Il decreto segue l’iter intrapreso dall’attuale governo di introdurre semplificazioni e riduzione dei costi a carico dei cittadini che devono compilare il 730 (lavoratori dipendenti, pensionati, collaboratori coordinati e continuativi o a progetto che abbiano un sostituto d’imposta), ma proseguirà anche per tutte le altre categorie nel prossimo ed immediato futuro.
Dal sito dell’Agenzia delle Entrate si estrapola la seguente indicazione:
“Dal 15 aprile 2015, in via sperimentale, l’Agenzia delle Entrate metterà a disposizione dei titolari di redditi di lavoro dipendente e assimilati, il modello 730 precompilato. Modello che può essere accettato o modificato.
Il vantaggio fondamentale per il contribuente (oltre a quello relativo all’ulteriore semplificazione nella compilazione del modello) è legato ai controlli. Infatti, se il 730 precompilato viene presentato senza effettuare modifiche, direttamente oppure al sostituto d’imposta, non saranno effettuati i controlli documentali sulle spese comunicate all’Agenzia dai soggetti che erogano mutui fondiari e agrari, dalle imprese di assicurazione e dagli enti previdenziali (interessi passivi, premi assicurativi e contributi previdenziali). Se il 730 precompilato viene presentato, con o senza modifiche, al Caf o al professionista abilitato, i controlli documentali saranno effettuati nei confronti di questi ultimi.
Resta ferma la possibilità di presentare la dichiarazione dei redditi autonomamente compilata con le modalità ordinarie (730 ordinario o modello Unico PF)”.

Tra gli altri dati necessari all’Agenzia delle Entrate: la certificazione unica, i dati su interessi passivi sui mutui, i premi assicurativi e contributi previdenziali etc etc (per tutti i dettagli del caso andate sul sito www.agenziaentrate. gov.it) e con il decreto di inizio articolo si vanno a sommare tutte le spese mediche sostenute al di fuori del SSN.
Giusto o sbagliato, non è nostro compito valutare se effettivamente tutto l’iter sarà effettivamente meno costoso per lo Stato o per il cittadino, se porterà ad entrate maggiori o certe, se non ci saranno ripercussioni inflazionistiche, se creerà aumenti o diminuzioni di posti di lavoro. Il tempo ci permetterà di capire se le scelte politiche di oggi sono valide e se saranno fruttifere, in caso contrario a noi cittadini resterà l’unico elemento del voto. Di sicuro possiamo affermare che in questo momento di transizione un poco di difficoltà e di confusione si creerà di sicuro; ci saranno errori, ritardi, difficoltà e incomprensioni.
Inutile specificare che il decreto non prevede che ci vengano assegnati un computer con programma dedicato già testato, il lettore delle tessere sanitarie e la linea telefonica/internet. No, sarà tutto a carico del professionista, che dovrà inoltre emettere la fattura non più entro le 24 ore seguenti l’incasso ma dovrà avvenire in modo contestuale al pagamento.
Questo ultimo atto si traduce in due fenomeni: o ci dotiamo di personale dedicato (con tutti gli oneri accessori di spesa specifica) o ci arrangiamo da soli (con grande perdita di tempo e senza nessun vantaggio visto che tutte le altre incombenze burocratiche restano tali e quali).
E veniamo ai costi.
Chi non ha 1 computer se lo dovrà comprare con un costo A, che andrà dotato di un programma gestionale specifico (che non dialoga con il nostro gestionale già in uso, pertanto i dati relativi ad ogni paziente andranno tutti reinseriti manualmente) poiché il linguaggio e le voci di fatturazione andranno “codificate”, con un costo B.
Chi non ha una linea telefonica/internet a rapida connessione se ne dovrà dotare, con un costo C. Inoltre, poiché tutti i dati sono sensibili, ci vorrà un programma di protezione da possibili hackeraggi con un costo D, un documento che specifichi le modalità con cui i dati sono protetti (costo E) e ci vorrà ovviamente un lettore delle tessere sanitarie con un costo F.
Parliamo un po’ anche del  sistema POS, che è l’unico garantista della validità del pagamento e della copertura finanziaria dello stesso (non potrete più ricevere un assegno e portarlo il giorno dopo perché se scoperto avrete già emesso fattura all’atto del ricevimento fattura. E per i bonifici? Cosa dovremo fare?).  Avremo così tre possibili costi ovvero: una seconda linea ultraveloce, un lettore POS e le relative tasse, spese di incasso, commissioni e tutto questo ha un costo che potremmo indicare come costo G.
Se vogliamo partire dal presupposto che si lavora per vivere (e non viceversa), capiamo bene come diventa praticamente impossibile, vista la mole di altre incombenze lavorative e burocratiche, occuparsene da soli. Aggiungiamo quindi il costo Hf, ossia il costo human factor, ovvero una persona dedicata e soprattutto pagata che rappresenterà il costo maggiore per antonomasia ed assai difficile da riassorbire, eliminare, rielaborare, farne upgrade etc. etc.
Ma questo decreto non doveva semplificare???
Come già evidenziato al Ministro dalla Fnomceo, noi forniamo già tutti queste informazioni attraverso lo spesometro, dove vengono specificati i dati dei pazienti e l’entità delle spese, speriamo che almeno venga abolito quest’ultimo. Sia la FNOMCeO che le maggiori sigle Sindacali e di categoria si stanno dando da fare già dal primo giorno per cercare di ridurre, alleggerire o eliminare questo inutile ulteriore fardello burocratico dalle spalle di noi liberi professionisti.
Insomma, ancora nessuna certezza e per capire cosa fare nei giorni di blackout elettronico o elettrico, delle linee telefoniche/internet, della dimenticanza della tessera sanitaria a casa attendiamo il decreto attuativo…