Il medico curante rilasciava a un suo paziente il certificato anamnestico per il rilascio del porto d’armi per difesa personale, attestando contrariamente al vero che l’uomo non era affetto da turbe psicofisiche, mentre in realtà aveva appreso dallo specialista in neurologia e psichiatria che gli era stato riscontrato un “disturbo psicotico dispercettivo” .Ecco la sentenza della corte di Cassazione