Ordine/Sindacati. Equilibrio delicato

Milano, 8 aprile 2009

  • Al Presidente FNOMCeO
  • Ai Presidenti degli Ordini Provinciali
  • dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri Alla Stampa di Categoria

Leggiamo un poco stupiti il comunicato stampa della FNOMCeO del 2 aprile 2009 (leggi in fondo) in cui si afferma che è stato aperto “un confronto aperto e cooperativo con le organizzazioni sindacali di categoria” con una fitta “agenda” di lavori su temi che riguardano la “riforma delle professioni intellettuali e degli ordini”, le “modalità di collaborazione con le Università”, “modalità di risarcimento del danno (responsabilità professionale)”, “prevenzione e gestione degli eventi avversi in sanità (rischio clinico)”, etc. Lo stupore deriva dal fatto che sembra sia intenzione dei vertici della Federazione iniziare questo percorso di condivisione non già dai “fisiologici” partner della Federazione stessa, e cioè dagli Ordini provinciali, ma piuttosto dalle OOSS di categoria. Siamo convinti che le organizzazioni sindacali svolgano, nel mondo medico, un ruolo importante e imprescindibile. Tuttavia, siamo anche convinti che gli aspetti deontologici ed etici della professione medica debbano essere innanzi tutto discussi con gli Ordini provinciali, che, per Legge, ne costituiscono il riferimento. Senza dimenticare, tra l’altro, che su molti dei temi messi in “agenda” diversi Ordini provinciali hanno già raggiunto risultati ragguardevoli (si pensi solo al rapporto con le Università) che vorremmo fossero valorizzati, e non mortificati, a livello federativo. In conclusione, auspichiamo senz’altro il confronto con il mondo del sindacalismo medico, ma vorremmo che quel “rigoroso rispetto dei diversi ruoli” protestato dalle prime righe del comunicato stampa della Federazione, fosse davvero perseguito. Crediamo, infatti, che una maggiore indipendenza della Federazione da ottiche e comportamenti di natura sindacale non possa che farne crescere il livello di autorevolezza e, in ultima analisi, possa rivalutare la figura professionale del medico e dell’odontoiatra agli occhi dei media e dei cittadini. Rivalutazione più volte invocata nel triennio passato ma, ahimè, mai ottenuta nei fatti. Ugo Garbarini Presidente OMCeO Milano

FNOMCeO, incontro con i Sindacati per delineare un’agenda dei lavori condivisa

La FNOMCeO, nell’esercizio responsabile del proprio compito di intervenire su questioni che direttamente coinvolgono i profili di autonomia, responsabilità e qualità dell’esercizio professionale, ha promosso un incontro, ieri a Roma, con i vertici nazionali di diciassette sigle sindacali (*) largamente rappresentative dei medici operanti nel Sistema Sanitario Nazionale e nel Privato/ Accreditato (CIMOP).

“Nel rigoroso rispetto dei diversi ruoli – ha detto il presidente FNOMCeO Amedeo Bianco – considero un valore aggiunto il contributo derivante da un confronto aperto e cooperativo con le Organizzazioni Sindacali di categoria”.

Non a caso, sono state poste le premesse condivise per delineare un’Agenda dei lavori che affronti temi che, oltre ad avere una forte valenza professionale, direttamente intercettano ambiti e competenze delle Organizzazioni Sindacali.

“Abbiamo altresì deciso – ha continuato Bianco – di proporci quali interlocutori attivi delle Istituzioni aventi responsabilità sanitarie su alcune materie oggi tanto critiche, sollecitandole ad interventi legislativi e normativi congrui ed incisivi”.

E sono queste le materie messe in agenda:

  • Definizione degli strumenti e delle procedure per l’attuazione del Governo Clinico delle attività sanitarie (dalla modalità di selezione del Direttore di struttura complessa, alle competenze del Collegio di Direzione)
  • Prevenzione e gestione degli eventi avversi in sanità (Rischio Clinico) e modalità di risarcimento del danno (responsabilità professionale)
  • Processo di integrazione Ospedale-Territorio per garantire la centralità dei bisogni del paziente, attraverso la continuità e l’efficacia del percorso di cura
  • Modalità di esercizio nella libera professione nel Sistema Sanitario Nazionale, a garanzia della libertà e dei diritti dei cittadini e dei professionisti
  • Programmazione dei fabbisogni di medici e specialisti e modalità di collaborazione con l’Università, per migliorare i percorsi formativi pre e post laurea
  • Riforma delle professioni intellettuali e degli Ordini

“Siamo sulla buona strada – ha concluso Bianco. – Si tratta ora di camminare insieme, valorizzando le diversità, non certo come elementi di divisione ma piuttosto come punti di forza per arrivare a un progetto per la professione alto e condiviso”.

(*)NOTA
Le 17 Sigle Sindacali che hanno aderito all’iniziativa erano:
ANAAO-ASSOMED
ANPO-ASCOTI- FIALS Medici
CIMO- ASMD
SIMET-
UIL Medici
FESMED
CGIL Medici
CISL Medici
FASSID
FIMMG
SUMAI
SNAMI
FIMP
CIPe
SMI
CIMOP
FMV