La ASL risponde dei danni al paziente in solido con il professionista convenzionato per l’assistenza primaria (e quindi non solo se il medico è un dipendente). Ciò perché il debitore della prestazione è la Asl nel quadro dei LEA. Il fatto che sia un convenzionato ad erogare la prestazione è solo incidentale, nonostante che il medico sia scelto dal paziente con rapporto di fiducia. È quanto emerge dalla sentenza 6243/2015 pubblicata il 27 marzo 2015 dalla Terza Sezione Civile della Corte di Cassazione. La sentenza, destinata a divenire storica, sancisce la possibilità per il paziente (e/o per il Medico) di citare o chiamare in causa anche la ASL, datore di lavoro del medico convenzionato.