MALPRACTICE E DEONTOLOGIA

Il rispetto della persona malata, la disponibilità all’ascolto, lo scrupolo e l’impegno al di là di etnia, religione, censo, la corretta informazione dei trattamenti che si andranno a fare, l’essere moralmente ineccepibile, la  diligenza , la perizia e la prudenza nel prestare il proprio operato sono principi determinanti per una buona medicina. L’approccio tecnologico ha spersonalizzato l’atto medico e si pensa che il buon uso della tecnologia sia più che sufficiente, ma non è così.
Il malato vuole attenzione ed è assolutamente necessario avere presente le ragioni e le motivazioni di un impegno.
Non dimenticare dunque i “fondamentali” della professione  che  sono propedeutici a  al sapere  tecnico e agli atti conseguenti. In Università si insegna tutto meno che l’essere empatici con i pazienti. Molte nozioni, molti quiz, molte lezioni ex cathedra, ma nulla sull’essere umani e rispettosi verso i malati. Sarebbe auspicabile una “Cattedra dell’Umanità” dove insegnare che a volte è più importante l’ascolto e una buona parola, che una pacca sulla spalla può essere più utile  di una puntura, che chi sta male non vuole stare solo ma ha bisogno di un esperto che lo accompagni nel percorso della malattia e non lo abbandoni mai.
Questi  seminari  vogliono affrontare  le tematiche di cui sopra, partendo da testimonianze e da episodi specifici per poi  approdare a conclusioni che possano essere viatico al medico nella quotidianità.
Questo evento, che si terrà i giorni 21 e 22 ottobre, è particolarmente attuale in rapporto alle problematiche riguardanti l’errore clinico oggetto in questi giorni di una “storica” sentenza in cui la prova dello stesso è a carico del paziente.

Programma Seminario Malpractice 21 e 22.10.2014