“QUANTO MI COSTI”

Una recente delibera Regionale impone che dal 1° marzo, terminato il ricovero o la prestazione specialistica, ai pazienti debba essere consegnato un attestato che contenga il valore, espresso in euro, del “rimborso corrisposto mediamente agli ospedali lombardi per il costo sostenuto per tipologie di attività e di prestazioni simili a quelle che ha usufruito durante il suo ricovero”.
Il Consiglio dell’Ordine, nella seduta del 13 marzo, ha rilevato in tale delibera profili disetici e confliggenti con l’attuale Codice di Deontologia Medica. Di seguito potete leggere la lettera inviata sul punto alle Istituzioni regionali.

Al Presidente della Regione Lombardia
Dott. Roberto Formigoni

All’Assessore alla Sanità Regione Lombardia

Dott. Luciano Bresciani

Al Direttore Generale Sanità Regione Lombardia
Dott. Carlo Lucchina

Loro Sedi

Milano, 16 marzo 2012

Oggetto: DGR 6.12.2011 n. IX/2633 “Determinazioni in ordine alla gestione del servizio socio sanitario regionale per l’esercizio 2012”

Egregi Dottori,

il Consiglio dell’Ordine dei Medici di Milano, nella seduta del 13 marzo 2012, per quanto di competenza ed in risposta a numerose richieste provenienti dagli iscritti, ha preso in esame la DGR 6.12.2011 n. IX/2633 “Determinazioni in ordine alla gestione del servizio socio sanitario regionale per l’esercizio 2012” segnatamente per quanto concerne l’obbligo, a decorrere dal 1° marzo 2012, per tutti gli erogatori pubblici e privati sia di ricovero che di specialistica di esporre nei referti e/o lettere di dimissione o di comunicazioni varie al cittadino il costo della prestazione sanitaria con l’evidenziazione separata della quota a carico di Regione Lombardia e, se dovuto, del contributo a carico del cittadino. Obbligo poi ribadito nelle circolari Vs prot. H1.2011.0037249 del 20 dicembre 2011 e H1.2012.0006742 del 24 febbraio 2012.

In linea di massima, il Consiglio ritiene, ovviamente, corretto che il Medico utilizzi nella maniera più appropriata le risorse a disposizione, pur se deve sempre prevalere l’interesse primario di cura che è e deve essere alla base dell’alleanza terapeutica tra medico e paziente. Così come, in linea di massima, è senz’altro corretto che il Medico (e soprattutto le Istituzioni) indirizzino e formino il cittadino ad un utilizzo maturo, giusto e responsabile delle risorse del Sistema Sanitario Regionale.

Tuttavia, il Consiglio, pur nei limiti dei propri doveri-poteri istituzionali, ritiene non etico che venga esposto al cittadino/paziente il costo delle singole prestazioni a lui erogate e questo per ragioni di umanità e di opportunità. Il fatto ha, naturalmente, anche risvolti di natura deontologica, poiché sono i Medici chiamati ad assolvere tale regola e la valutazione di questo Ordine è che, oltretutto, così si introduca una distorsione indebita del rapporto medico-paziente.

Con lo spirito di collaborazione e contributo di idee che questo Ordine intende perseguire nel rapporto tra i nostri Enti, cortesemente chiediamo che la delibera in questione possa essere modificata alla luce delle riflessioni svolte dal Consiglio.

Cordiali saluti.

IL PRESIDENTE
(Dott. Roberto Carlo Rossi)